La prostata è una ghiandola che fa parte dell’apparato uro-genitale maschile. Anche se i disturbi che la colpiscono hanno gradi diversi di gravità, esistono dei fattori comuni che aumentano la predisposizione: età, genetica e obesità.
Infatti, il rischio di ammalarsi di qualunque patologia che interessi la prostata, aumenta progressivamente dai 50 anni in poi. Inoltre sembrerebbe che gli uomini in forte sovrappeso siano esposti in percentuale maggiore anche in età giovanile.

Esistono però modelli di vita e misure preventive che possono salvaguardare la salute della prostata:
A. mantenere il peso forma seguendo una dieta equilibrata, ricca di fibre e antiossidanti;
B. condurre una regolare attività fisica per mantenere il corpo attivo e ridurre la sedentarietà.
Per assicurarsi di fornire al proprio organismo i giusti nutrienti è quindi fondamentale seguire un regime alimentare che preveda:
⦁ un aumento del consumo di frutta e verdura, specie quella ricca di betacortene e vitamina C;
⦁ maggiore consumo di pesce, soprattutto quello grasso come salmone e sgombro;
⦁ limitare il consumo di zuccheri e bibite gassate;
⦁ limitare il consumo di proteine di origine animale, specie la carne rossa;
⦁ ridurre l’assunzione di grassi, soprattutto di origine animale come insaccati, formaggi e carni grasse;
⦁ limitare l’utilizzo di alcol.

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Oggi Nutrizione Pisano propone un primo piatto a base di pesce decisamente raffinato e dal gusto unico: paccheri con rana pescatrice. la carne della rana pescatrice è davvero squisita, molto pregiata e dal sapore delicato, che riesce ad abbinarsi alla perfezione con molte ricette.

INGREDIENTI:
300 gr. di Rana pescatrice (parte edibile)
200 gr. di Paccheri
15 Pomodorini gialli
1 spicchio d’Aglio
Olio extravergine d’Oliva q.b.
Sale q.b.
Prezzemolo q.b.

PROCEDIMENTO
Iniziate mettendo sul fuoco una pentola con abbondante acqua. Intanto occupatevi di pulire la rana pescatrice:

Fate soffriggere uno spicchio d’aglio scamiciato in un giro d’olio extravergine d’oliva, unite poi la rana pescatrice.
Lasciatela cuocere per un paio di minuti a fiamma media, rigirandola.
Rimuovete l’aglio e aggiungete i pomodorini gialli tagliati.
Prelevate un mestolino d’acqua della cottura dei paccheri.

Unitelo alla padella con condimento e profumate con prezzemolo fresco; continuate la cottura per una ventina di minuti.
Scolate i paccheri molto al dente (controllate che il pacchero tagliato in due abbia l’anima di grano duro).
Calate la pasta nella padella col sugo di rana pescatrice libero a cui avrete addizionato un mestolino d’acqua.
Mantecate e portate i paccheri a cottura.

Componete i piatti con i paccheri e rana pescatrice, guarnendo con prezzemolo fresco.

Buon appetito e buona domenica da Nutrizione Pisano!

L’ovaio policistico è una condizione molto diffusa nelle donne in età fertile, caratterizzata dalla presenza di:

⦁ irregolarità del ciclo mestruale che possono associarsi a infertilità;
⦁ aumentata produzione di ormoni maschili;
⦁ ovaie ingrandite con presenza di cisti di diverse dimensioni.
Nonostante siano chiari alcuni dei principali fattori di rischio, l’innesco della malattia risulta ancora poco definito. Tra i fattori principali troviamo: predisposizione familiare; insulino-resistenza; obesità.
Il trattamento più efficace contro l’insulino-resistenza e l’obesità, fattori strettamente collegati, è rappresentato da uno stile di vita sano, basato su una regolare attività fisica ed una alimentazione equilibrata che favorisca il controllo del peso.
Dal punto di vista prettamente alimentare è importante seguire una dieta con indice glicemico controllato. L’indice glicemico indica la velocità con la quale la glicemia si innalza a seguito dell’assunzione di un alimento, è auspicabile quindi ridurre la quantità di zuccheri semplici assunti e controllare l’apporto di quelli complessi.
È necessario seguire un regime alimentare che preveda:
a. un’adeguata assunzione di fibra;
b. almeno una porzione di verdura ad ogni pasto per permettere una corretta introduzione di sali minerali, vitamine e antiossidanti;
c. un regolare consumo di frutta di stagione;
d. preferire riso, pasta e pane integrali in alternativa ai corrispettivi raffinati.
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Oggi Nutrizione Pisano vi propone un primo piatto gustoso e semplice da preparare: fusilloni con piselli e salsiccia di manzo!

INGREDIENTI:
⦁ 200g di fusilloni;
⦁ 200 g di piselli;
⦁ 150g di salsiccia di manzo;
⦁ olio extravergine di oliva;
⦁ 1 scalogno;
⦁ sale e pepe q.b.

PREPARAZIONE:
Per iniziare prendete una padella dal fondo largo e versatevi un paio di cucchiai di olio extravergine d’oliva. Aggiungete il trito di scalogno e lasciate soffriggere a fiamma bassa fino a quando non sarà appassito.
A questo punto aggiungete i piselli e salateli, aggiungete un mestolo di acqua calda nella padella , coprite e lasciate cuocere a fiamma media.
Nel frattempo cuocete la pasta e quando mancheranno circa due minuti alla fine della cottura, trasferite la pasta nella padella con i piselli e mantecatela fino ad ultimarne la cottura, aggiungendo acqua di cottura se necessario.
Impiattate i fusilloni aggiungendo la salsiccia di manzo sbriciolata e un po’ di pepe. Se gradite, potete completare il piatto con l’aggiunta di parmigiano.

Con l’avvicinarsi della stagione invernale, si presentano anche i primi virus influenzali, che colpiscono indifferentemente tutte le fasce d’età.

I veicoli di trasmissione possono essere rappresentati dai gesti più comuni come uno starnuto, o un colpo di tosse, in quanto i virus trovano il loro habitat ideale nella saliva. Anche le mani possono essere un mezzo di trasmissione poiché possono toccare oggetti contagiati ed è facile che vengano a contatto con le porte d’ingresso dell’organismo, ovvero viso, naso e bocca.

Oltre alla vaccinazione, il modo migliore per prevenire l’influenza è dato certamente dallo stile di vita e dalla corretta ed equilibrata alimentazione, unita ad una buona igiene, che consiste, tra le altre cose, nel lavarsi le mani frequentemente.

Tra gli alimenti più indicati per contrastare i virus influenzali troviamo:
⦁ lo zenzero, che ha la funzione di scomporre l’accumulo di tossine per ridurre il rischio di qualsiasi tipo di infezione. Inoltre, consumare il tè allo zenzero contribuisce ad alleviare dolori alla gola e a diminuire i sintomi complessivamente, perché i suoi agenti disintossicanti sono particolarmente efficaci nei polmoni e nei seni nasali;
⦁ il ribes nero, ricco di vitamina C e antiossidanti che aiutano ad alleviare i dolori influenzali;
⦁ il pesce, un’ottima fonte di nutrienti e soprattutto di vitamina B12, nota per la capacità di rafforzare il sistema immunitario;
⦁ l’aglio, che stimola la produzione di “batteri buoni” nel colon e nel resto del sistema digestivo, limitando il rischio di ammalarsi;
⦁ il cavolo, una delle verdure più sane e particolarmente indicata per la prevenzione dell’influenza. Disintossica il fegato al fine di agevolare il suo lavoro di produzione delle cellule che potenziano le difese immunitarie. Inoltre anche i nutrienti presenti nel cavolo possono aiutare a combattere le infezioni.

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☎ 3382356800 – 3406701831

Oggi Nutrizione Pisano vi propone un piatto tipico della tradizione partenopea: fusilloni con astice e pomodorini di somma vesuviana.

INGREDIENTI:

  • 400g di fusilloni;
  • 2 astici;
  • 200 g pomodorini di somma vesuviana;
  • 1 spicchio d’aglio;
  • pepe q.b.;
  • ½ bicchiere di vino bianco;
  • 4 cucchiai d’olio;

 

PREPARAZIONE:

Spaccate in due gli astici, nel senso della lunghezza e teneteli da parte per qualche minuto. Intanto, in una padella larga, fate imbiondire l’aglio nell’olio, quando l’aglio inizierà a diffondere il suo profumo, riponetevi gli astici, assicurandovi che la polpa sia a contatto con l’olio bollente. Lasciate cuocere per qualche minuto e successivamente sfumate con il vino bianco.

Lavate accuratamente i pomodorini, tagliateli in due e aggiungeteli all’astice lasciandoli cuocere il tempo necessario per colorire leggermente il condimento, e aggiungete poi un pizzico di sale.

Nel frattempo ponete una pentola piena d’acqua sul fuoco. Quando inizia a bollire, salatela e calate i fusilloni. Dopo circa otto minuti di cottura, versate i fusilloni nella padella assieme all’astice e fateli saltare nel condimento.

A fine cottura aggiungete un pizzico di pepe, impiattate i fusilloni e guarnite il piatto con qualche pezzo di astice.

Per crampo si intente una contrazione involontaria, improvvisa e continua, di uno o più muscoli, che causa intenso dolore e irrigidimento muscolare.

Anche se questa condizione può colpire tutti, la categoria che in particolare è più a rischio è quella degli sportivi.
Negli sportivi il crampo, infatti, può comparire durante l’attività, poiché può capitare che si richieda ai muscoli di fare più di quanto possano, soprattutto quando si riprende a fare moto dopo un periodo di inattività oppure quando si cambia tipo di allenamento. In queste situazioni si può verificare un affaticamento muscolare e i crampi saranno la sua manifestazione.
Inoltre quando la sudorazione è eccessiva il nostro corpo perde troppi liquidi e, con questi, i sali minerali di cui i muscoli hanno bisogno per svolgere le loro funzioni, soprattutto sodio, potassio e magnesio. Questi squilibri idroelettrolitici sono un ulteriore campanello d’allarme per la comparsa di crampi.

Molto diffusi sono i crampi notturni, che colpiscono solitamente al polpaccio, la coscia e la pianta del piede. In questo caso invece, i fattori principali possono essere:

  • sedentarietà, che indebolisce i nostri muscoli, per via delle posture prolungate e spesso scorrette che si assumono;
  • cattiva alimentazione, dovuta a squilibri e a carenze di sostanze utili per tutto il nostro corpo, muscoli compresi;
  • disidratazione, che crea un terreno fertile per i crampi muscolari perché l’acqua contribuisce a mantenere in salute anche i nostri muscoli.

Per prevenire questo disturbo, è quindi importante seguire una sana alimentazione che sia soprattutto varia e che preveda:

  1. fonti di potassio, ovvero verdura, frutti, legumi, carne e prodotti della pesca;
  2. fonti di sodio, naturalmente contenuto nei molluschi come cozze, vongole e ostriche;
  3. fonti di magnesio, contenuto maggiormente nei cereali integrali, nei legumi e nella frutta secca;
  4. fonti di calcio, quali formaggio, yogurt e latte.

È fondamentale bere acqua anche se non si ha lo stimolo, soprattutto in estate, quando la sudorazione e la conseguente perdita di liquidi aumentano.

Inoltre è importante fare esercizi di stretching tutti i giorni, soprattutto se si conduce una vita sedentaria, contribuendo così a rendere i muscoli più flessibili.

Attenzione però ad allenarsi con saggezza, nel rispetto della preparazione e dei limiti del proprio corpo. Si raccomanda di non saltare mai la fase del riscaldamento e lo stretching prima e dopo l’attività.

Oggi proponiamo un primo piatto che vede come protagonista un pesce pregiato e dal sapore delicato: spaghettoni con ricciola, olive e tarallo sbriciolato

INGREDIENTI:

  • 500g di spaghetti;
  • 700g di ricciola;
  • 200g di olive verdi;
  • taralli;
  • 1/2 bicchiere di vino bianco;
  • 1 spicchio d’aglio;
  • olio extravergine di oliva;
  • sale e pepe q.b.

PREPARAZIONE:

Per prima cosa pulite accuratamente la ricciola, tagliatela in tranci e poi a dadini.

Dopo aver tritato l’aglio e affettato finemente lo scalogno, metteteli in una padella con l’olio, un pizzico di sale e un po’ di pepe, lasciandoli appassire a fuoco moderato.

Aggiungete il pesce e lasciate insaporire per alcuni minuti. Sfumate a questo punto con il vino bianco e aggiungete le olive tagliate a metà, lasciando cuocere a fuoco lento per quindici minuti circa.

Nel frattempo in una pentola portate a bollore l’acqua, salatela e calate la pasta. Quando mancheranno circa due minuti alla fine della cottura, scolate la pasta e unitela al sughetto di ricciola, mantecatela e lasciate insaporire per qualche minuto.

Quando la cottura sarà ultimata, impiattate gli spaghettoni rifinendo con i taralli sbriciolati.

L’umore è generalmente flessibile: quando gli individui vivono eventi o situazioni piacevoli esso flette verso l’alto, al contrario, flette verso il basso in situazioni negative e spiacevoli.

Nelle condizioni più difficili, come in caso di depressione, l’umore non mostra questa flessibilità, ma è costantemente flesso verso il basso, indipendentemente dalle situazioni esterne.

I sintomi più comuni sono:

  • sensazione di tristezza, solitudine, apatia;
  • sviluppare un concetto di sé negativo;
  • concentrarsi su desideri regressivi e auto-punitivi;
  • cambiamenti vegetativi, come anoressia, insonnia, perdita di libido;
  • cambiamento nel livello di attività.

 

Anche in questo caso l’interazione con il cibo rappresenta un aspetto importante. Una corretta alimentazione fornisce tutti i nutrienti necessari al buon funzionamento dell’organismo, evitando scompensi che potrebbero agevolare lo sviluppo di uno stato depressivo.

Si consiglia quindi di integrare la propria dieta assumendo:

  1. CARBOIDRATI, un’ottima fonte di energia, utile per aumentare i livelli di serotonina, conosciuta come ormone del buonumore;
  2. CEREALI, meglio se integrali, che vengono assorbiti lentamente, mantenendo stabili i livelli di energia e di zucchero nel sangue;
  3. CROMO, importante per aumentare i livelli di serotonina e melatonina che aiutano a regolare le emozioni e l’umore;
  4. ACIDO FOLICO, o vitamina B9, che aiuta il corpo a sintetizzare nuove cellule e contribuisce a regolare la serotonina. Bassi livelli di acido folico, infatti, possono provocare stanchezza e si associano a stati depressivi;
  5. FERRO, importante per la funzionalità cognitiva e cerebrale;
  6. MAGNESIO, in quanto una sua carenza può provocare irritabilità, affaticamento, confusione mentale e predisposizione allo stress;
  7. VITAMINA B12, fondamentale per la formazione e il buon funzionamento del sistema nervoso;
  8. ZINCO e SELENIO, che modulano la trasmissione degli impulsi nervosi;
  9. ACIDI GRASSI OMEGA3, efficaci nel contrastare l’effetto depressivo.

Un nutrizionista può aiutarti a ristabilire il giusto rapporto con il cibo attraverso la rieducazione alimentare, creando un programma basato sulle tue specifiche esigenze.

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