Oggi parliamo del frutto tipico di questo periodo, se ne trova in abbondanza ed è consigliato per le sue proprietà: il fico.

La sua assunzione regolarizza la motilità gastrica e normalizza la secrezione dei succhi digestivi, esercitando un’azione antinfiammatoria sulle mucose.
Per questa ragione, spesso viene impiegato nel trattamento di ulcere gastroduodenali, gastriti coliti, nelle distonie neurovegetative e come coadiuvante per i problemi digestivi a carico dello stomaco (difficoltà digestiva da diete iperproteiche, sonnolenza postprandiale e pesantezza epigastrica).

I fichi sono ricchi di calcio, minerale essenziale nella formazione delle ossa, perché aumenta la densità e ne facilita il corretto sviluppo.
Abbondante è anche la presenza di ferro utile per le persone con anemia.
Inoltre i fichi contengono anche altissime concentrazioni di potassio, tracce di vitamina A e sali minerali che li rende dei buoni remineralizzanti.

Grazie all’elevato contenuto di numerose fibre, questi frutti hanno azione lassativa: contengono, tra queste, anche la lignina molto efficace per contrastare disturbi intestinali o stipsi cronica.

È consigliato integrare i fichi nella dieta di bambini, anziani, donne incinte ed atleti in quanto questo frutto è molto calorico e fornisce al nostro organismo tanta energia grazie alla notevole presenza di zuccheri al loro interno.
Per l’elevato rapporto calorico però risulta controindicato per soggetti diabetici e/o obesi.

Scopri come inserirlo correttamente nella tua dieta, prenotando una consulenza con il Dott. Giuseppe Pisano!

Il corretto inquadramento del soggetto rappresenta una delle principali sfide del nutrizionista ed è fondamentale per gestire al meglio e in sicurezza il paziente all’interno del suo percorso di salute.
Per questa ragione, Akern® da sempre si propone come partner fondamentale del nutrizionista offrendo un sistema in grado di fornire un servizio sempre più accurato e personalizzato, volto al costante miglioramento professionale.
La Bioimpedenziometria (comunemente nota come BIA = Bio Impedance Analysis) è un esame molto semplice e non invasivo che viene effettuato con tecnica bioimpedenziometrica per effettuare un’analisi qualitativa e quantitativa della composizione corporea.
Come viene effettuata?

Questa procedura si basa sul principio che le diverse tipologie di tessuto esprimono una conduttività elettrica specifica, tale da renderle riconoscibili.

In particolare l’acqua è un ottimo conduttore di corrente elettrica, le cellule funzionano come dei condensatori che accumulano e sfasano la corrente, a differenza del tessuto adiposo che invece è un cattivo conduttore.

Vengono, quindi, applicati su mano e piede del paziente quattro elettrodi (simili a quelli per fare un elettrocardiogramma) collegati allo strumento via filo.
Viene fatta circolare la corrente a bassissima potenza, che, attraversando le strutture corporee, subirà un calo della sua intensità dovuta all’impedenza associata alle strutture corporee.

Perché è importante?

Un aspetto prioritario, per chi vuole stare in salute, anche se normopeso, per chi vuole recuperare un sano peso forma o migliorare la performance sportiva è quello di conoscere la propria composizione corporea.

Il peso indicato dalla bilancia non ci fornisce informazioni sulla quantità di massa grassa e massa muscolare che abbiamo, né ci indica se siamo ben idratati o se per contro siamo in una condizione di disidratazione o ritenzione idrica; la bioimpedenziometria, invece, ci dà informazioni su tutti questi aspetti.

L’analisi della composizione corporea, completa quindi l’indicazione fornita dalla bilancia e dalle circonferenze corporee.
Attraverso l’interpretazione dei dati forniti dal BIA Test e l’utilizzo di specifici algoritmi è possibile stimare i diversi compartimenti corporei, che possono subire variazioni importanti durante le diverse fasi della vita, durante un percorso di dimagrimento o un programma di allenamento sportivo ma anche durante alcune patologie.

Nutrizione Pisano

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Oppure consulta la nostra pagina web dedicata alla Bioimpedenziometria.

Ricca di proteine, povera di colesterolo, utile alleata nella prevenzione di tumori e malattie cardiovascolari, la soia è un alimento molto sottovalutato, ma ricco di benefici.

I semi di soia sono naturalmente ricchi di proteine ​​e contengono tutti gli amminoacidi essenziali di cui il corpo ha bisogno.
Sono anche ricchi di grassi vegetali, fibre e diverse importanti vitamine, minerali e composti vegetali benefici.
I semi di soia sono anche una fonte naturale di polifenoli, un tipo di antiossidante che può aiutare a proteggere il corpo dai danni cellulari e da condizioni come le malattie cardiache.

Non solo, la soia contiene anche degli ormoni, gli isoflavoni, che possiedono una struttura simile a quella degli estrogeni.
Si tratta di sostanze che, agendo come gli estrogeni, si rivelano utili nella prevenzione del cancro al seno, all’utero, alla prostata e al colon.

Diversi studi suggeriscono che le diete ricche di cibi a base di soia possono aiutare a ridurre il colesterolo LDL (cattivo) e aumentare il colesterolo HDL (buono).

Le diete ricche di legumi, compresa la soia, possono contribuire a ridurre il rischio di malattie cardiache aiutando a ridurre l’infiammazione nei vasi sanguigni, migliorando la loro elasticità.

Il modo più comune di consumare questo legume è sotto forma di fagioli o di germogli.
I primi possono essere consumati in zuppe, mentre i secondi trovano la loro massima espressione in fresche insalate.

Data l’elevata quantità di proteine contenute in essa, è un’ottima sostituta della carne.
Inoltre, può essere impiegata come contorno o come alternativa ai ceci.

Molto utilizzati sono anche i prodotti derivanti: latte, farina, yogurt e tofu.

Contatta il Dott. Giuseppe Pisano per scoprire come integrare questo alimento nella tua alimentazione, in maniera corretta!

 

 

 

Spesso chi decide di seguire una dieta lo fa in preda alla convinzione sbagliata di dover soffrire la fame o mangiare solo cose che non gli piacciono, quindi si rassegna a viverla come una parentesi di privazioni e tristezza.

In realtà la dieta deve “educare” alla sana alimentazione e far capire che per ottenere buoni risultati non serve mangiare poco, bensì mangiare bene.

Soprattutto in estate, si tende a non mangiare a sufficienza, a livello quantitativo o qualitativo, prediligendo pasti più veloci ma completamente sbilanciati dal punto di vista nutrizionale.

Quando il nostro apporto nutritivo è sbagliato, il nostro corpo ci fornisce dei segnali che possono farcelo capire.

Una dieta equilibrata assicura al tuo organismo tutti i nutrienti e le vitamine che ti servono.
Quindi, avere sempre fame è uno dei segni più evidenti che non si sta mangiando abbastanza cibo.

Gli studi confermano che l’appetito e il desiderio di cibo aumentano in risposta alla drastica restrizione calorica.
La restrizione calorica può causare fame e desiderio di cibo sia nei soggetti normopeso che in sovrappeso.

Mentre l’eccesso di cibo può causare difficoltà a dormire, pare acclarato che anche una dieta rigorosa possa portare a problemi di sonno.
E’ stato dimostrato come la restrizione calorica drastica causi frequentemente interruzioni del sonno e una riduzione del sonno a onde lente, noto anche come sonno profondo.

È risaputo che la stitichezza può essere un segnale di cattiva alimentazione. Consumare poche calorie con i cibi, nonostante l’assunzione corretta di acqua e fibre, oltre alla giusta percentuali di grassi – i fattori più importanti per una corretta funzione intestinale – non stimola la corretta evacuazione giornaliera.

Anche l’irritabilità può essere un segnale di una dieta poco equilibrata ed insufficiente.
Malumore e altri sintomi legati a manifestazioni ansiose, possono essere collegate ad un mancato equilibrio nel fabbisogno calorico.

Affidarsi ad un professionista del settore per elaborare un programma alimentare è fondamentale per proteggere la nostra salute.

Il metodo di dimagrimento del Dr. Giuseppe Pisano si basa su un concetto molto semplice che può essere riassunto in dei punti di forza così schematizzati:

  • Ognuno è un individuo unico, complesso e irripetibile, per cui la dieta deve essere come un abito sartoriale cucito addosso a doc;
  • Il programma alimentare personalizzato si baserà unicamente sulla conoscenza di alcuni parametri individuali come metabolismo, profilo organico ed ormonale;
  • Non ci sarà nessun programma o software che personalizzerà la dieta per te, solo la conoscenza medica e la professionalità, serviranno per la progettazione e la stesura della tua stessa dieta;
  • Gli incontri periodici per le successive visite di controllo serviranno soprattutto per monitorare il livello raggiunto, saranno momenti fra te e il nutrizionista insostituibili per affinare le conoscenze sulle tue abitudini alimentari e stile di vita;
  • Potrai osservare in prima persona se i risultati ottenuti sono soddisfacenti o deludenti;
  • Continui cambi dieta serviranno per non far abituare mai il tuo metabolismo al medesimo piano alimentare;
  • Esami clinici convenzionati (come prelievi di sangue domiciliari, ecografie, esami metabolici vari) verranno messi a disposizione dei pazienti per offrire il miglior servizio possibile, al fine di ottenere i migliori risultati sperati!
  • Le diete saranno sempre mirate e specifiche, esse si baseranno non solo sulle tue esigenze personali ma guarderanno soprattutto il benessere psicofisico del paziente;
  • Programmi di allenamento sportivo mirati e adatti al tuo fisico potranno essere consigliati, da personal trainer qualificati, per il raggiungimento del tuo obbiettivo desiderato.

Contattaci per conoscere maggiori informazioni o per prenotare un appuntamento.

 

L’anguria e il melone sono il simbolo dell’estate.
Freschi e dissetanti sono perfetti per combattere la calura estiva.

Il cocomero (o anguria) e il melone sono, infatti, ricchissimi di acqua, sali minerali e vitamine, quindi adatti ancor di più nella dieta quotidiana di chi pratica attività sportiva.
Sono ina valida alternativa anche per chi pratica attività  all’aria aperta: una fetta al ritorno dalla corsetta o come pre pasto durante un giro in bicicletta, o un contenitore con della macedonia da mettere nello zaino durante un’escursione, sono ottimi rimedi per reidratare, dissetare e placare la sensazione di fame.

Il cocomero (anguria)

Il cocomero presenta oltre il 95% di acqua ed è quindi il frutto dissetante per antonomasia.
Inoltre, è completamente privo di grassi e ha pochissime calorie e zuccheri.
Infatti il suo sapore dolce deriva da aromi naturali che, oltre a renderlo saporito, danno anche un senso di sazietà.

Il cocomero ha inoltre una buona quantità di vitamina A, C e di potassio.
Meglio, invece, evitare accuratamente i semi che hanno un forte effetto lassativo.

È ricco di licopene, un antiossidante che contrasta l’effetto dei radicali liberi che sono causa dell’invecchiamento cellulare.

Contiene buoni dosi di sali minerali come sodio, calcio e fosforo, che contrastano il senso di spossatezza tipico delle giornate più calde, ed è una buona fonte di di betacarotene, che protegge la pelle dal sole.

Il melone

Il melone ha, rispetto al cocomero, più calorie.
Ma vanta la maggior percentuale di sali minerali e potassio rispetto a ogni altro frutto.
È perfetto per reidratarsi e contrastare il senso di affaticamento delle giornate estive, poiché nutre, disseta e reintegra i sali perduti con la sudorazione.

La sua forza è nelle vitamine, sia la A che la C: in circa 200 grammi di melone c’è infatti un quantitativo di ben 60 mg di vitamina C, che rafforza le difese immunitarie e protegge la pelle.

Meglio l’anguria o il melone?

Non c’è un vero vincitore, perché come sempre la miglior strategia è l’equilibrio: alternare cocomero e anguria nella dieta quotidiana, è il miglior modo per ottenerne tutti i benefici.

Contatta il Dott. Giuseppe Pisano per scoprire come introdurre questi alimenti all’interno della tua dieta!

Con l’arrivo dell’estate bisogna prestare attenzione all’alimentazione: se, infatti, da un lato, si moltiplicano le occasioni che favoriscono la consumazione di cibi veloci e magari più calorici del dovuto e l’abuso di alcolici, dall’altro il caldo ci fa sentire la necessità di assumere alimenti freschi e leggeri, magari eliminandone altri, che però sono altrettanto importanti per il nostro fabbisogno giornaliero.

Il pericolo è quindi quello di avere un’alimentazione poco equilibrata, che non permette di assumere tutti i nutrienti necessari al nostro organismo.

Parola chiave: idratazione

Innanzitutto il caldo e il sudore corporeo che ne deriva portano ad una disidratazione più veloce, per questo la regola dei due litri d’acqua al giorno, nei mesi estivi, diventa ancora più necessaria.
Un’ abitudine importante è quindi ricordarsi di bere senza aspettare di avvertire la sete: si tratta infatti di uno stimolo che è già di per sé sintomo di disidratazione.
Altrettanto importante è limitare il consumo di alcolici, che nonostante apparentemente sembrino dissetarci, in realtà contribuiscono ad aumentare la disidratazione.
Lo stesso principio degli alcolici, vale per le bibite gassate o zuccherate. A queste, dunque, sono da preferire gli infusi freddi con frutta ed erbe di stagione, che possiamo realizzare a casa.

L’importanza della colazione

La colazione è il pasto più importante della giornata. Per questo motivo è consigliato consumarne una ricca di tutte le sostanze nutritive di cui abbiamo bisogno.
L’ideale è evitare l’abuso di zuccheri e grassi, favorendo un apporto nutritivo bilanciato.
Particolarmente consigliati, sono lo yogurt al naturale e la frutta fresca di stagione, magari accompagnati da una manciata di frutta secca e di cereali.

Frutta e verdura di stagione: alleate fondamentali

La sudorazione provoca anche carenza di sali minerali e vitamine, dunque frutta e verdura, rigorosamente di stagione e in una quantità di circa tre porzioni al giorno, devono essere gli alimenti privilegiati nei mesi estivi.
In particolar modo, la frutta può essere un’ ottima alternativa fresca e gustosa a dolci e gelati.
Gran parte di frutta e verdura è ricca di potassio, un elemento che attenua la ritenzione idrica e contribuisce a mantenere in forza in nostri muscoli.
Inoltre, frutta e verdura, favoriscono l’assorbimento del ferro, grazie alla presenza di vitamina C, e contribuiscono all’apporto di fibre.
Quando scegliamo la frutta e la verdura da inserire nella nostra alimentazione, è importante giocare con i colori: scegliere colori differenti per gli alimenti, ci permetterà di portare sulla nostra tavola diverse sostanze antiossidanti, necessarie per la buona salute del nostro organismo.

Proteine: via libera al pesce e ai legumi

È bene preferire pesce di stagione, dunque quei pesci che non sono nella loro stagione riproduttiva, come l’orata, la sogliola, la spigola e la sardina, e carni bianche (da assumere con moderazione), oltre ai legumi.
Si tende infatti ad assumere i legumi soprattutto nei mesi invernali, ma si tratta di un’ abitudine sbagliata: i legumi sono naturali fonti di proteine e andrebbero integrati nella nostra alimentazione anche nei mesi estivi, ad esempio aggiungendoli alle insalate o mangiandoli come contorno.

E i carboidrati?

Anche i carboidrati non vanno abbandonati, in modo da evitare che l’organismo vada ad utilizzare altre riserve energetiche del corpo.
Il consiglio, dunque, è quello di scegliere sempre l’opzione integrale, che contribuisce all’assunzione di fibre e cereali, oltre ad avere un apporto energetico più elevato.

Grassi saturi: limitarli per proteggere la nostra salute

Rallentano invece la digestione, la carne rossa e in generale i grassi saturi e gli alimenti troppo elaborati o pesanti, come il fritto.

Al burro si può sostituire l’olio d’oliva, utilizzato a crudo in modo da incrementare l’apporto di sostanze nutritive.

Anche la cottura degli alimenti può fare la differenza.
In generale, consumare le verdure crude ci permette di conservarne intatte tutte le componenti nutrizionali, che invece si perdono con la cottura.
Tuttavia, anche la cottura al vapore è considerata un’ ottima alternativa salutare.

Da diminuire anche la quantità di formaggi e affettati, che non mancano mai durante gli aperitivi e le occasioni conviviali, e il sale, a cui si deve in ogni caso preferire sempre quello iodato.

È necessario rinunciare al gelato?

Come si fa a rinunciare al gelato in estate?
Si potrebbe pensare che si tratti di un alimento leggero, ma in realtà il gelato è ricco di zuccheri.
Tuttavia, non è necessario eliminarlo completamente dalla nostra alimentazione, ma consumarlo con moderazione.
Il consiglio è quello di preferire al gelato confezionato quello artigianale, in particolar modo i gusti alla frutta e i sorbetti.

 

Vuoi adattare l’alimentazione estiva sulla tue specifiche esigenze?
Contatta il Dott. Giuseppe Pisano per creare un programma nutrizionale dedicato a te!

La glicemia indica la concentrazione di glucosio nel sangue, fondamentale per il nostro organismo a patto che si mantenga nelle giuste dosi.

Questo vuol dire che a causare problemi, anche molto gravi, non è solo l’eccesso di glicemia nel sangue (iperglicemia), ma anche la sua scarsa disponibilità (ipoglicemia).

Quando si parla di glicemia si tende ad associare il termine al diabete, una delle malattie croniche non trasmissibili più diffuse al mondo.

In effetti, le due cose sono collegate, ma intorno all’argomento glicemia c’è spesso molta confusione, soprattutto quando si affronta dal punto di vista alimentare.

Si compie spesso l’errore di individuare nello zucchero, inteso come cibo dolce, l’unico colpevole degli squilibri glicemici.

In realtà, come sappiamo, anche i carboidrati sono degli zuccheri, nonostante il sapore della pasta o del pane risulti, al palato, sapido.

Quali sono i valori di riferimento della glicemia?

Il valore normale a digiuno è compreso fra 70 e 99 mg/dl. Fra 100 e 125 mg/dl è la condizione di alterata glicemia a digiuno. Una glicemia a digiuno uguale o superiore a 126 mg/dl definisce il diabete.

Quindi, un valore glicemico nella norma, a digiuno (ovvero ad almeno 8 ore di distanza dall’ultimo pasto), è quello compreso tra 70 e 99 mg/dl.

Se, a digiuno, il valore è fra 100 e 125 mg/dl, allora vuol dire che c’è un’alterazione da approfondire.

Infine, un valore superiore ai 126 mg/dl è indicativo della presenza di diabete nel paziente.

Le fluttuazioni positive e negative che subisce la glicemia, dipendono fortemente dall’alimentazione e dal dispendio calorico dell’organismo.

 

La maggior parte del glucosio è di derivazione alimentare.

Tra i diversi regimi alimentari che possono favorire il mantenimento di una buona forma fisica c’è la dieta dell’indice glicemico. Si tratta di un piano nutrizionale basato sull’indice glicemico dei prodotti che si portano in tavola.

Controllando il consumo di zuccheri, in pratica, si riuscirebbe a mantenerne un livello ottimale nel sangue. Una quantità tale da avere abbastanza energia durante la giornata ma non così tanto da diventare “nocivo”.

Vieni a provare questa dieta presso Nutrizione Pisano!

Scopri esempi pratici per curare la tua alimentazione con un regime sano e regolare.

Se desideri maggiori informazioni o una consulenza approfondita sulla Dieta dall’indice glicemico, contatta il dott. Giuseppe Pisano.

Le zucchine sono uno degli ortaggi maggiormente apprezzati e utilizzati in cucina.
Ne esistono numerose varietà e il periodo di maturazione, e quindi di raccolta naturale per questi ortaggi, coincide con la primavera/estate.

Hanno un contenuto ridottissimo di calorie, il che le rende particolarmente adatte nelle diete ipocaloriche. Sono povere di sale, rinfrescanti e facilmente digeribili.

Sono una fonte importante di sali minerali e di vitamine, buono anche il contenuto di fibre, presenti in particolare nella buccia.

Grazie alla loro leggerezza e digeribilità, le zucchine sono particolarmente adatte all’alimentazione dei neonati: esse, infatti, rientrano tra i primissimi alimenti che vengono introdotti durante lo svezzamento.

Il minerale più abbondante che troviamo nelle zucchine è sicuramente il potassio, mentre le vitamine maggiormente  presenti sono la vitamina C e i folati (vitamina B9).

Grazie all’abbondanza di acqua e di potassio, le zucchine sono consigliate in caso di ipertensione e contribuiscono all’eliminazione del colesterolo in eccesso.

Se consumate spesso, aiutano a ridurre la ritenzione idrica e conseguentemente la cellulite.
Sono indicate per chi segue una dieta per perdere peso o semplicemente per chi vuole mantenersi in forma, essendo povere di calorie, ricche di acqua e ad alto potere saziante.

Sono valide alleate nel contrastare i problemi delle vie urinarie.
Inoltre giocano un ruolo importante per chi soffre di infiammazione o problemi intestinali, risultando molto utili anche in caso di stitichezza.

Possono essere consumate crude, ad esempio tagliate a julienne e consumate con olio, sale e limone.
Oppure possono essere cotte in vari modi: grigliate, al vapore, lessate o soffritte per la pasta o il risotto, nelle frittate o in sformati.
La cottura della zucchina è molto rapida, ed è sempre meglio non prolungarla per evitare di perdere troppe sostanze nutritive.
Infine ricordiamo che della zucchina si consumano anche i fiori, che possono rientrare in diverse ricette.

 

Contatta il Dott. Giuseppe Pisano per scoprire come inserire correttamente questo ortaggio nella tua alimentazione!

Il nuoto praticato regolarmente è ideale per mantenerti in buona salute.

È un ottimo allenamento, in quanto coinvolge diversi gruppi muscolari e, in più, allena il sistema cardiovascolare e quello respiratorio.

Proprio grazie ai benefici che apporta al cuore, questo sport è raccomandato anche a chi ha già subito un infarto. Quali sono i benefici del nuoto?

  • La frequenza cardiaca è più bassa a riposo.
  • La pressione è più bassa.

Grazie ad una pratica regolare, la potenza del cuore aumenta e il rischio di insorgenza di alcune malattie cardiovascolari si riduce.

È ottimo per chi è in sovrappeso perché, nonostante i chili, il carico sulle articolazioni è quasi nullo.

Il nuoto è anche uno degli sport più efficaci per migliorare la circolazione delle gambe. In più la pressione dell’acqua ha un effetto drenante ed è ottima per la cellulite.

I risultati di un buon allenamento basato sul nuoto, non si notano solo alle gambe: modella le spalle, la schiena, gli addominali e le braccia, migliora il tono muscolare e la mobilità delle articolazioni, riducendo il rischio di artrosi.

Il consumo calorico è vario perché dipende da diversi fattori come la distanza percorsa, lo stile, l’intensità e soprattutto il peso del nuotatore.
Ma, una volta, allenati, i muscoli bruceranno più calorie anche a riposo, perché l’attività sportiva migliora il metabolismo durante e dopo lo sforzo.

Quindi il nuoto da solo non ti fa dimagrire ma è essenziale al controllo del peso.

Inoltre, i benefici si possono notare anche a livello della salute mentale.
Se soffri di insonnia, il nuoto è un alleato per dormire meglio e migliorare, così, anche l’equilibrio psicologico.

Per sapere come inserire correttamente questa attività nella tua routine, adattandola quindi alle tue esigenze, contatta il Dott. Giuseppe Pisano!

 

Correre al mattino è il modo migliore per iniziare la giornata.
È un modo per iniziare la giornata facendo il pieno di energie e può diventare il momento perfetto per organizzare mentalmente tutti i tuoi impegni per le successive ore.

Si tratta di un’abitudine che porta al nostro corpo tantissimi benefici.

Attiva il metabolismo

Attivando fin dal mattino il metabolismo, questo si mantiene elevato durante il resto della giornata; un aspetto rilevante per chi ha come obiettivo, non solo quello di allenarsi, ma anche quello di perdere un po’ di peso.

Dedichi tempo a te stesso

Una buona corsa, un po’ di stretching, una doccia rinfrescante e una sana ed equilibrata colazione possono diventare una routine molto piacevole da seguire, consentendoti di dedicare tempo prezioso al tuo benessere fisico e mentale.
Correre presto al mattino, quando ancora tutto si muove lentamente, inoltre è senza dubbio più rilassante rispetto al dover correre all’ora di punta, magari in mezzo al traffico in città. La corsa al mattino diventa, quindi, un’occasione per raccogliere i pensieri e per organizzare la tua giornata.

Hai ancora tutta la giornata per i tuoi impegni

La corsa al mattino mette al riparo da tutti quei contrattempi che nel corso della giornata potrebbero portarti a rinunciare alla corsa.
Andando a correre al mattino presto, non dovrete più pensare all’allenamento per tutta la giornata. Sarete liberi di andare al lavoro, stare con i figli, fare shopping o concedervi un aperitivo in compagnia dopo l’ufficio.

 

Un aspetto da non sottovalutare quando si sceglie di andare a correre al mattino presto, è quello dell’alimentazione.

Uno dei dubbi più comuni è se correre a digiuno oppure no.
Correre alla mattina, a digiuno, ha un maggiore effetto dimagrante, perché il corpo, a corto di scorte di zuccheri dopo il riposo notturno, attingerà energia dai grassi.
Tuttavia, correre a digiuno, non è consigliabile per chi soffre di pressione bassa e per chi è ancora poco allenato. La corsa deve essere un’abitudine piacevole e quindi affrontata nella maniera più idonea per farti stare bene. Una barretta energetica o un po’ di frutta secca prima di correre non potrà che influire positivamente sulla tua prestazione sportiva.

 

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