Tutti aspirano ad una forma fisica perfetta, ma sono pochi sono quelli che riescono a raggiungere i risultati sperati affidandosi solo alle proprie capacità. Ancor meno sono coloro che riescono a mantenere una forma fisica perfetta nel tempo.
Per dimagrire non è necessario imporsi delle privazioni: per avere una forma fisica perfetta si ha bisogno soprattutto di una dieta personalizzata, di costanza e di una forte motivazione.

Iniziare una dieta sostenuti da una forte motivazione, invece che da un generico desiderio di perdere qualche chilo, è il primo passo per raggiungere l’obiettivo con successo e stabilità.
Per aiutarti in questa piccola sfida, ti tornerà utile prefissarti degli obiettivi di dieta che favoriranno a mantenere alti gli obiettivi di dieta.

Il primo step di questo percorso motivazionale che stai per intraprendere riguarda il motivo che ti spinge a compierlo: focalizza questo motivo e concentrati su di esso.
Definisci una meta che sia sotto il tuo controllo e che non dipenda da elementi esterni: qualunque sia il motivo, in pratica, fa’ in modo che il cambiamento sia voluto solo e soltanto da te.

Una volta determinata la meta, bisogna delineare le tappe di percorso, ovvero tutti gli obiettivi intermedi che favoriranno il processo di dieta, stimolando la tua motivazione a mantenersi sempre alta.
Si tratta di porsi delle sfide e darsi la possibilità di superarle.

Non esiste dieta senza movimento: quindi se una corsa la domenica mattina è considerata estrema e ben al di fuori della propria portata, un obiettivo plausibile potrebbe essere quello abbandonare la vita sedentaria nelle piccole azioni quotidiane, come scegliere di salire le scale piuttosto che prendere un ascensore.

Perché sia efficace e la motivazione si mantenga alta, è necessario che gli obiettivi siano reali, ovvero adatti alle possibilità di riuscita.

La motivazione può diventare una spinta veramente importante quando si ha qualcuno con cui condividere il tuo obiettivo.
L’alleato perfetto per la tua dieta può essere un nutrizionista: una figura professionale che, partendo dal tuo stato iniziale, delinea con te una dieta su misura per le tue esigenze e ti aiuta a trasformare il tuo obiettivo in un vero e proprio stile di vita da mantenere nel tempo.

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La corsa è uno degli sport più praticati, anche grazie all’immediatezza con cui è possibile iniziare e al fatto che non servano particolari abilità pregresse per muovere i primi passi.

Il parere generale è sostanzialmente diviso su due fronti: meglio correre all’aperto oppure ricorrere al tapis roulant?

La verità, però, è che non esiste una corsa migliore di un’altra. Si può trarre vantaggio da entrambe, basta conoscerne i pro e i contro per poi decidere quale sia meglio per ognuno.

Pro e contro del tapis roulant

Con il tapis roulant, la corsa tende ad avere lunghezze di falcata inferiori e velocità di falcata più elevate rispetto al correre all’aperto, traducendosi in un minore impatto sul fisico, soprattutto sulle articolazioni portanti (caviglie, ginocchia, fianchi).
Un altro vantaggio dell’utilizzo del tapis roulant è il fatto che non sia vincolato al tempo o alla situazione atmosferica, visto che essendo posizionato in un luogo chiuso può essere usato di giorno o di notte e con qualsiasi clima.
Inoltre,  molto apprezzate sono le varie funzioni che la macchina può offrire, come il controllo preciso del ritmo della falcata, dell’inclinazione e degli intervalli temporali di esecuzione.

Tuttavia, a differenza della corsa all’aperto, durante la quale si è circondati da un paesaggio che cambia con l’avanzare del proprio cammino, praticando quella indoor si rimane sempre in un luogo fisso e questo alla lunga può diventare noioso.
Inoltre, l’allenamento su tapis roulant coinvolge in modo minore i gruppi muscolari dei glutei e quelli posteriori della coscia, rispetto all’alternativa all’aperto perché i movimenti su tapis roulant sono molto più fluidi.

Pro e contro della corsa all’aperto

Sebbene sia il tapis roulant sia la corsa all’aperto apportino benefici per la salute, come abbassamento della pressione sanguigna, aumento della resistenza e diminuzione del rischio di depressione, la variante all’aperto può dare ulteriori vantaggi, sia fisici sia psicologici.
Le superfici più dure, infatti, fortificano le ossa e gli ostacoli e le barriere che si possono incontrare sul percorso, attivano molti più gruppi muscolari e sviluppano un migliore equilibrio.
In effetti, i risultati di recenti ricerche indicano che la corsa all’aperto può bruciare dal 3 al 7% di calorie in più rispetto al tapis roulant.

Come contro, sicuramente abbiamo il vincolo delle condizioni climatiche, che soprattutto in inverno, non ci permettono di correre all’aperto.
Anche il rischio infortuni è maggiore a causa della irregolarità del terreno che ci può rendere instabili.

 

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Il sushi, da pietanza esotica, negli ultimi 15 anni è diventato una presenza fissa nella dieta degli italiani: merito di quell’irresistibile mix tra riso e pesce (crudo), che all’apparenza sembra anche molto salutare.

Si tratta di un piatto tradizionale giapponese che si basa su una particolare varietà di riso a chicco corto leggermente acetato e servito con una selezione di pesce e verdure. Condimenti e ripieni possono includere pesce crudo, come salmone o tonno, pesce o crostacei cotti, avocado, formaggio cremoso, verdure e wasabi.

È stato dimostrato scientificamente come la dieta giapponese, similmente a quella mediterranea, sia positiva per la salute. Secondo varie ricerche, le linee guida alimentari giapponesi, che prevedono un consumo equilibrato di cereali, ortaggi, frutta, pesce e poca carne, portano ad un minore rischio di morte prematura per tutte le cause, incluse le malattie cardiovascolari.

Il sushi può quindi essere una scelta salutare, ma molto dipende dalla varietà che ordiniamo.

I pesci grassi come il salmone e il tonno contengono omega-3, un acido grasso essenziale di cui il nostro corpo ha bisogno. Generalmente il consiglio è di mangiare 1-2 porzioni di pesce azzurro a settimana e il sushi può aiutarci a raggiungere quest’obiettivo.

Le verdure comunemente usate per arricchirlo includono cetrioli e avocado, quest’ultimo è un’ottima fonte di grassi monoinsaturi e vitamina E.

Le alghe, utilizzate per avvolgere il riso o per accompagnarlo nelle insalate, sono ricche di fibre e proteine, oltre ad essere una buona fonte di minerali tra cui iodio, ferro, zinco e vitamina B12.

Tuttavia, ci sono aspetti che possono influenzare negativamente l’inserimento del sushi all’interno della nostra dieta.
È necessario quindi scegliere con attenzione cosa ordinare per evitare gli alimenti più calorici.

Ad esempio è bene evitare i fritti, privilegiando il crudo o la cottura a vapore.

Le salse che accompagnano il sushi possono aumentare rapidamente i livelli di sodio e grassi nel piatto. Dalla maionese alla soia. Se proprio non possiamo farne a meno, limitarsi bagnare lievemente il roll nella soia.

Nessun problema invece con lo zenzero che accompagna di solito gli involtini di sushi e serve a pulire la bocca e azzerare i sapori tra un tipo di sushi e l’altro.

Ovviamente, come per tutti gli alimenti, anche con il sushi è fondamentale evitare di esagerare con le quantità.

 

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Questa parmigiana di zucchine veloce al forno è la rivisitazione della parmigiana di melenzane; è un piatto perfetto sia per chi segue un regime alimentare sano ed equilibrato, e sia per chi è di corsa e deve pensare alla cena in pochi minuti! Massimo gusto e minimo sforzo con Nutrizione Pisano!

 

INGREDIENTI:

  • 3 Zucchine
  • 100 g Prosciutto cotto
  • 300 g Passata di pomodoro
  • 50 g parmigiano grattugiato
  • 150 g Scamorza affumicata
  • q.b. Sale fino
  • q.b. basilico fresco
  • q.b. Olio di oliva

 

PROCEDIMENTO:

Lavate le zucchine e spuntatele, asciugatele bene e affettatele con una mandolina in lungo

Disponetele su una leccarda e infornatele per 10-15 minuti in forno ventilato a 180° fino a che non saranno asciutte

In una ciotola unite la salsa di pomodoro, basilico fresco spezzettato, sale fino e un po’ di olio di oliva.

Affettate la scamorza, mettete qualche cucchiaio di pomodoro sul fondo di una pirofila e adagiate le fette di zucchine coprendo l’intero strato, Aggiungendo pomodoro, parmigiano, prosciutto cotto, scamorza. Proseguite con gli strati fino ad ultimare tutti gli ingredienti.

Preriscaldate il forno a 180° modalità ventilata oppure 200° statica per circa 20 minuti. Se preferite la crosticina sopra, azionate il grill e tenetela per altri 10-15 minuti.

Consigliamo di lasciarla raffreddare prima di servirla, così avrà il tempo di compattarsi.

 

La parmigiana light è una versione delle melanzane alla parmigiana più leggera, ma non per questo meno gustosa. L’unica differenza è che le melanzane non vengono fritte, ma è così buona che i vostri commensali non se ne accorgeranno, parola di Nutrizione Pisano!

 

INGREDIENTI:

  • Pomodori ramati 300 g
  • Melanzane 600
  • Parmigiano Reggiano DOP 30 g
  • Sale q.b.
  • 2 cucchiai Olio extravergine d’oliva
  • Pepe q.b.
  • Passata di pomodoro 80 g
  • Mozzarella 170 g
  • Basilico 10 foglie

 

PROCEDIMENTO:

Dopo aver lavato le melanzane tagliate rondelle da 1 cm e dopo aver scaldato una padella sul fuoco versare le melanzane condendole con un filo d’olio e sale.

Tagliare a fettine sottili la mozzarella e i pomodori, poi salate la passata di pomodoro, aggiungete basilico tritato e un cucchiaio di olio e stendetela su una pirofila

In un tagliere coprite le melanzane con una fettina di pomodoro, una fetta di mozzarella, un po’ di basilico e formaggio grattugiato, e ripetete l’operazione per ogni rondella fino a riempire la teglia o ad esaurimento ingredienti

Coprite il tutto con mozzarella, formaggio grattugiato e un cucchiaino di passata di pomodoro e infornate la teglia a 200°C per 20-30 minuti.

Nell’ultimo strato aggiungiamo anche un po’ di pangrattato ed un filo d’olio ed inforniamo per altri 15 minuti.

Consigliamo di lasciarla raffreddare prima di servirla, così avrà il tempo di compattarsi.

 

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Il cioccolato fondente oltre a essere un alimento goloso e particolarmente amato è ricco di sostanze nutritive che possono influire positivamente sulla salute.

Grazie ad alcune sostanze contenute nel cacao, come i flavonoidi e i polifenoli, il cioccolato fondente ha proprietà cardioprotettive. Queste sostanze, infatti, aiutano le arterie a mantenersi flessibili e in salute, avendo un effetto anti-ipertensivo. Inoltre, grazie alla presenza di teobromina, il cioccolato fondente agisce sulla muscolatura del cuore con effetti cardiostimolanti che aiutano a prevenire l’infarto.

Il cioccolato stimola la produzione di serotonina praticando, dunque, sul sistema nervoso un’azione eccitante ed antidepressiva. La serotonina è un ormone prodotto dal cervello che determina il buonumore. Quando la produzione non è sufficiente si rischia la depressione; moltissimi antidepressivi hanno, infatti, la funzione di normalizzare i livelli di serotonina. Il cioccolato svolge, quindi, un’azione antidepressiva naturale.

Diversi studi hanno valutato anche l’effetto del consumo di cioccolato fondente sulle dislipidimie e sui valori di colesterolo e trigliceridi. Sebbene non ci sia evidenza di un abbassamento del valore di trigliceridi nel sangue dovuto al consumo di questo alimento, è stato notato un abbassamento dei valori di colesterolo LDL e un aumento dei valori di colesterolo HDL.

Il cioccolato fondente, infine, può anche essere positivo per la funzionalità del cervello. In particolare, secondo uno studio mangiare cacao ad alto contenuto di flavanoli per almeno 5 giorni consecutivi migliorerebbe il flusso sanguigno al cervello.

Il cacao può anche migliorare significativamente la funzione cognitiva negli anziani con lieve decadimento cognitivo, la fluidità verbale e diversi fattori di rischio per la malattia.

È possibile quindi consumare il cioccolato non solo a pezzetti semplicemente, ma utilizzarlo anche in tantissime ricette che ci permettono di creare piatti sfiziosi, golosi, salutari e light.

Attenzione però, perché non tutti possono mangiare cioccolato senza problemi. Questo alimento, infatti, essendo molto grasso impegna il fegato, quindi è controindicato a chi soffre di malattie epatiche.

La scelta più saggia e sicura è quella di rivolgersi ad un professionista per scoprire come integrare correttamente questo particolare alimento all’interno del proprio regime alimentare, senza rischiare di sbagliare creando danni al nostro organismo.

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