Gli involtini di pesce spada sono un piatto, con un ripieno dagli ingredienti semplici ma molto gustosi.

INGREDIENTI:

Pesce spada 4 fette da 50 g ciascuna;
Basilico 8 foglie;
Pomodori ramati 100 g;

Per il ripieno:
Aglio 1/2 spicchio;
Basilico 3 foglie;
Olive verdi 20 g;
Pangrattato 40 g;
Pomodori ramati 140 g;
Olio extravergine d’oliva 30 g;
Sale fino q.b.

PROCEDIMENTO:

Sminuzzate con un coltello le olive, tagliate a metà i pomodori, privateli dei semi e tagliateli a dadolata.
Mettete tutto in una ciotola e aggiungete il pangrattato, lo spicchio d’aglio tritato, il basilico fresco, il sale e il pepe.
Tagliate a metà le fettine di pesce, farcite ciascuna fetta con il ripieno, ripiegate prima i bordi laterali del filetto in modo da non far fuoriuscire il ripieno, arrotolatelo e fermate gli involtini di pesce spada con gli stecchini.
Tagliate a fette il pomodoro e tenetele da parte. Ungete con l’olio una pirofila, disponete all’interno gli involtini e infilzate da un lato una fetta di pomodoro e una foglia di basilico, proseguite in questo modo con i restanti bocconcini.
Spolverizzate gli involtini con una manciata di pangrattato e condite con un filo d’olio d’oliva.
Mettete in forno statico già caldo a 180° per appena 10 minuti.
Quando gli involtini di pesce risulteranno dorati in superficie, sfornateli e serviteli ben caldi.

In questi ultimi anni, si sta cercando di riportare sempre di più in primo piano il tema della salvaguardia del Pianeta.

Non tutti però si rendono conto che anche noi, attraverso le scelte che riguardano la nostra quotidianità, possiamo fare la differenza.
Un’opportunità che possiamo sfruttare per contribuire a ridurre l’impatto ambientale, consiste infatti nell’adottare scelte alimentari più sostenibili.

Ma cosa significa scegliere una dieta sostenibile?
Vuol dire consumare alimenti sani e nutrienti, privilegiando i cibi a km 0, con un occhio di riguardo a alla conservazione degli ecosistemi e della biodiversità.

Nello specifico, possiamo servirci di piccole e sane abitudini che ci permetteranno di preservare la nostra salute, oltre a quella del Pianeta:

  • Consuma meno e riduci gli sprechi.
    In Europa, si stima che ogni giorno si buttano via 88 milioni di tonnellate di cibo.
    Questo spreco si traduce in un’inutile consumo delle risorse naturali (acqua, suolo, carboni fossili) utilizzate per la produzione, la trasformazione e il trasporto degli alimenti che vengono gettati.
    La quantità maggiore di spreco alimentare, circa il 53%, è quello domestico, il che rende ancora più evidente il contributo che ciascuno di noi può dare per promuovere un mondo più verde e sostenibile.
  • Mangia più frutta e verdura.
    La produzione e commercializzazione di questi alimenti ha un impatto ambientale ridotto, soprattutto se la scelta ricade su frutta e verdura coltivata in zona, da agricoltura bio, nel rispetto della terra e della stagionalità di produzione. In particolare, frutta e verdura di stagione sono più buone e non richiedono energia per essere conservate.
  • Riduci il consumo di prodotti di origine animale e preferisci le proteine vegetali.
    In generale, la produzione di alimenti di origine animale richiede un maggior dispendio di risorse rispetto a quelle necessarie per i prodotti di origine vegetale e ha un maggiore impatto ambientale (sfruttamento delle risorse agricole, idriche e emissioni di CO2 ).
  • Scegli bene il pesce.
    Bisogna prestare attenzione alla provenienza e soprattutto imparare a diversificare il pesce che si acquista, evitando le specie sovrasfruttate.
  • Valorizza i prodotti locali.
    Scegliere prodotti di provenienza locale, ci permette di eliminare i danni  in termini di inquinamento, legati ai trasporti. Inoltre, così facendo potrai offrire il tuo sostegno alle piccole attività.
  • Opta per prodotti senza imballaggio.
    Scegli i prodotti sfusi, se possibile, oppure in formato famiglia, così da ridurre la proporzione imballaggi-contenuto.

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Come tutti ormai sappiamo, condurre una vita sana che includa una regolare attività fisica è fondamentale per mantenere in buona salute il nostro corpo.

Tra le attività più comuni ritroviamo sicuramente la corsa e la camminata, entrambe con i loro pro e contro.
La scelta tra le due dipende indubbiamente dagli obiettivi che si vogliono raggiungere, ma anche dallo stato fisico e dalla salute in generale.

Correre è un’attività con un rischio di infortuni piuttosto elevato: più della metà dei runner incorrono almeno una volta in una lesione, oppure soffrono di problemi al tendine di Achille o di dolori dovuti allo stress fisico, come la fascite tibiale o plantare, ossia delle infiammazioni a carico dei muscoli delle gambe o dei piedi.

Camminare, invece, è un esercizio che comporta una bassissima probabilità di infortuni: solo l’1% si infortuna. Questo a causa del minor impatto con il suolo che implica la camminata rispetto alla corsa.

Tuttavia, altrettanto evidenti sono i benefici della corsa, se praticata costantemente. I runner abituali, infatti,  a parità di condizioni ed esclusi altri fattori, vivono più a lungo (la media è di 3,8 anni per gli uomini e di 4,7 per le donne), perché riducono notevolmente i rischi di malattie cardiovascolari.
Anche camminare con regolarità offre gli stessi benefici, ma con tempi più lunghi: 5 minuti di corsa al giorno, infatti, offrono gli stessi vantaggi di 15 minuti di camminata.
Inoltre correre fa bruciare più calorie rispetto alla camminata.

Quindi, per cosa optare?
La risposta, come in molti casi, è la moderazione. L’ideale per ottenere benefici, senza stressare eccessivamente l’organismo, è una corsa a ritmo moderato per due o tre volte alla settimana, compensata da circa 30 minuti al giorno di camminata.
In questo modo manteniamo sempre attivo il nostro corpo, permettendogli però di recuperare correttamente.

L’arrivo della primavera è, molto spesso, accompagnato da vari squilibri che riguardano la sfera fisica e psicologica. Sensazione di debolezza e “stordimento”, sono solo alcuni dei sintomi più di comuni, così come l’aumento dell’appetito.

Soprattutto in questo periodo, può succedere, infatti, di mangiare più del necessario e non in modo equilibrato.
Quando ciò accade, possiamo trovarci di fronte a meccanismi psichici che ci portano a soffrire di fame nervosa.

È chiaro che un soggetto già particolarmente stressato o debilitato, è più esposto al rischio di incorrere in questi sintomi, tuttavia, non ne sono esenti neanche coloro che mantengono uno stile di vita sano e regolare.

Quindi come possiamo intervenire per tutelarci?

Una vita troppo sedentaria, non fa altro che aumentare il desiderio di essere appagati dal cibo, di conseguenza diventa fondamentale praticare attività fisica di moderata intensità, regolare e costante.

Non dimentichiamoci di controllare l’idratazione bevendo almeno 2 litri di acqua al giorno, sorseggiando anche fuori pasto. È molto importante anche implementare frutta e verdura fresca nell’alimentazione giornaliera, al fine di purificare il nostro corpo.

Sono da privilegiare le fonti di proteine magre come pesce, carni bianche, albume d’uovo, soia biologica, nonché alimenti già bilanciati come lo yogurt bianco magro, e bisogna limitare o evitare insaccati e carni lavorate.

Come condimento è bene prediligere olio extravergine di oliva e utilizzare come altra fonte di grassi polinsaturi la frutta oleosa 20-30 g al giorno, ad esempio 4-6 noci.

Tra i carboidrati è utile prediligere quelli a basso indice glicemico, come ad esempio cereali integrali, orzo, avena, quinoa, mentre è importante limitare in quantità e frequenza i carboidrati sfavorevoli, ovvero cereali bianchi raffinati (pane, pasta, riso e ortaggi amidacei come patate, zuccheri e dolci e bevande zuccherate).

Per creare un regime alimentare sicuro, efficace e soprattutto che rispetti tutte le tue necessità specifiche, affidati ad un professionista: scegli il Dott. Giuseppe Pisano!

Con l’avvicinarsi delle alte temperature, ritorna il desidero e l’esigenza di scoprirsi, ma anche l’incubo della cellulite.
Questo fastidioso inestetismo riguarda circa il 90% delle donne, poiché non risparmia nemmeno le più attente alla propria linea e al proprio benessere.

La comparsa è legata a diversi fattori, spesso correlati tra loro, tra cui accumulo di tessuto adiposo e di tossine, cattiva circolazione e disfunzioni ormonali.

Come nella maggior parte delle situazioni, condurre uno stile di vita sano, dettato da alimentazione equilibrata e regolare attività fisica, può fare la differenza.

La dieta anticellulite dovrà quindi concentrarsi sull’eliminazione del tessuto adiposo in eccesso e sulla disintossicazione dell’organismo. Possiamo servirci di alcuni alimenti in particolare, che sono in grado di agire sul microcircolo, rivitalizzandolo.

Come sempre, frutta e verdura sono i capisaldi, soprattutto quella ricca di vitamina C, che svolge un ruolo fondamentale in vari processi, tra cui nella protezione dei capillari.
Gli alimenti più ricchi di questa sostanza sono: alcuni frutti freschi (quelli aciduli, agrumi, ananas, kiwi, fragole, ciliegie ecc.), alcune verdure fresche (lattuga, radicchi, spinaci, broccoletti ecc.), alcuni ortaggi freschi (broccoli, cavoli, cavolfiori, pomodori, peperoni) e tuberi (patate soprattutto se novelle).

Carciofo, finocchio, indivia, cicoria, cetrioli, ananas, melone, anguria, pesche e fragole, sono indicati anche per le loro proprietà diuretiche. Tutta questa frutta e verdura può essere consumata anche sotto forma di succhi, concentrati, tisane dimagranti e passati.

Un’altra abitudine molto importante è quella di dedicarsi un giorno a settimana alla dieta disintossicante (detox).
Il lunedì, in particolare, è il giorno più indicato poiché è quello successivo alla domenica, in cui spesso si opta per la tipica abbuffata.
Questa dieta si basa esclusivamente sull’assunzione di liquidi (tè, tisane, succhi di frutta) e vegetali.
Una bella sudata in palestra, magari accompagnata da una sauna o da un bagno turco rilassante, stimolerà ulteriormente l’eliminazione di tossine.

L’acqua rimane un elemento fondamentale. Una corretta idratazione è infatti una delle soluzioni più semplici ed efficaci per combattere la cellulite. Bisogna pertanto sforzarsi di consumare almeno un paio di litri di acqua al giorno.

 

Nonostante queste siano linee generali per contrastare il problema, ogni individuo ha caratteristiche specifiche differenti, per cui è importante adattare un modello di dieta personalizzato affinché sia efficace in maniera rilevante.
Crea un programma alimentare dedicato a te, rivolgendoti a Nutrizione Pisano!

 

 

Il porridge è la colazione anglosassone più nutriente e completa, ecco la versione di Nutrizione Pisano:

 

INGREDIENTI:

  • latte di mandorla o di avena 200 ml;
  • 50g fiocchi di avena o di crusca o di riso soffiato:
  • 2 cucchiaini di miele rasi;
  • frutta fresca 100 g;
  • frutta secca a piacimento 10 g;
  • scaglie di cioccolato fondente 10 g;
  • polvere di cannella a piacimento;
  • 1 cucchiaino di semi di lino, in alternativa 20 g di bacche di goji.

1. Mettete in ammollo la sera prima i fiocchi di avena coperti completamente con acqua.
2. La mattina, mettete i fiocchi di avena ammollati in un pentolino antiaderente e aggiungete il latte, mezza pera tagliata a pezzetti e fate cucinare sul fuoco per circa 4-5 minuti o fino a che il porridge non si sarà addensato e avrà la consistenza che desiderate.
3. A metà cottura unite la frutta disidratata.
4. Versate il vostro porridge in una scodella, aggiungete le scaglie di cioccolato, la restante frutta fresca e i semi di lino. Completate con il miele e la cannella.

N.B. Se non avete modo di mettere l’avena in ammollo la sera prima, mettete i fiocchi secchi nel pentolino, ricopriteli di acqua e fate cuocere per circa 1 minuto, poi unite il latte e procedete come descritto.

Potete anche cucinare il vostro porridge al microonde: basteranno circa un paio di minuti o comunque fino a quando non verrà raggiunta la consistenza desiderata.