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Meglio correre o camminare?

Come tutti ormai sappiamo, condurre una vita sana che includa una regolare attività fisica è fondamentale per mantenere in buona salute il nostro corpo.

Tra le attività più comuni ritroviamo sicuramente la corsa e la camminata, entrambe con i loro pro e contro.
La scelta tra le due dipende indubbiamente dagli obiettivi che si vogliono raggiungere, ma anche dallo stato fisico e dalla salute in generale.

Correre è un’attività con un rischio di infortuni piuttosto elevato: più della metà dei runner incorrono almeno una volta in una lesione, oppure soffrono di problemi al tendine di Achille o di dolori dovuti allo stress fisico, come la fascite tibiale o plantare, ossia delle infiammazioni a carico dei muscoli delle gambe o dei piedi.

Camminare, invece, è un esercizio che comporta una bassissima probabilità di infortuni: solo l’1% si infortuna. Questo a causa del minor impatto con il suolo che implica la camminata rispetto alla corsa.

Tuttavia, altrettanto evidenti sono i benefici della corsa, se praticata costantemente. I runner abituali, infatti,  a parità di condizioni ed esclusi altri fattori, vivono più a lungo (la media è di 3,8 anni per gli uomini e di 4,7 per le donne), perché riducono notevolmente i rischi di malattie cardiovascolari.
Anche camminare con regolarità offre gli stessi benefici, ma con tempi più lunghi: 5 minuti di corsa al giorno, infatti, offrono gli stessi vantaggi di 15 minuti di camminata.
Inoltre correre fa bruciare più calorie rispetto alla camminata.

Quindi, per cosa optare?
La risposta, come in molti casi, è la moderazione. L’ideale per ottenere benefici, senza stressare eccessivamente l’organismo, è una corsa a ritmo moderato per due o tre volte alla settimana, compensata da circa 30 minuti al giorno di camminata.
In questo modo manteniamo sempre attivo il nostro corpo, permettendogli però di recuperare correttamente.