Il cachi: un frutto energetico autunnale.
Nel pieno della stagione dei cachi, vale la pena fare una panoramica su quanto possa essere utile per la nostra salute e per le nostre giornate, questo tipico frutto autunnale.
Originario della Cina, il caco è una delle più antiche piante da frutta coltivate dall’uomo.
Si conoscono due tipi principali di cachi: il caco-mela, dal sapore vanigliato e polpa soda e croccante, molto simile a quella delle mele; ed il caco comune, molto dolce e dalla polpa morbida e cremosa.
È un frutto molto ricco di minerali, soprattutto potassio, calcio, magnesio e fosforo.
Abbondanti le vitamine, come la A (presente in altissima concentrazione), la C, la E e alcune del gruppo B (niacina, tiamina e riboflavina).
Anche il contenuto in antiossidanti è notevole, in particolare per quanto riguarda betacarotene, licopene e zeaxantina, per citarne alcuni.
La presenza di vitamina C rende il cachi in grado di rafforzare il nostro sistema immunitario, un alimento da portare quindi in tavola spesso soprattutto durante il periodo del cambio di stagione per proteggerci dai malanni tipici dell’autunno.
Agendo direttamente sul fegato e sull’intestino, il cachi è un naturale lassativo grazie ai tannini e alle fibre presenti nella sua polpa. Con una raccomandazione per beneficare di questa funzione: va mangiato maturo.
Essendo una buona fonte di zuccheri e altamente energetico, è raccomandato soprattutto in caso di inappetenza e per chi pratica sport regolarmente.
Tuttavia è un frutto sconsigliato in caso di diabete a causa dell’alto indice glicemico, che provoca un innalzamento repentino della glicemia.
Da evitare o mangiare con moderazione anche in caso di sovrappeso e obesità a causa dell’elevato contenuto calorico.
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