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Aterosclerosi: la prevenzione con la dieta Mediterranea.

L’alimentazione gioca un ruolo importante per lo sviluppo di aterosclerosi, una patologia infiammatoria caratterizzata da un indurimento tissutale della parete arteriosa, che perde la propria elasticità a causa dell’accumulo di calcio, colesterolo, cellule infiammatorie e materiale fibrotico.

È comunemente associata all’invecchiamento, tuttavia, livelli elevati di colesterolo nel sangue, l’ipertensione arteriosa, il fumo di sigaretta, il diabete mellito e la familiarità possono favorirne la comparsa anche in età giovanile. Al tutto possono contribuire un’alimentazione ricca di grassi, il consumo eccessivo di alcolici, un’attività fisica insufficiente e il sovrappeso.

In genere l’aterosclerosi di per sé non provoca sintomi fino a che non compromette il flusso del sangue all’interno delle arterie. Ma il restringimento delle arterie e la loro occlusione, prodotta dalla formazione di un trombo, generano gravi conseguenze come ischemia e infarto.

La correzione dei fattori di rischio modificabili e il cambiamento dello stile di vita costituiscono quindi gli unici mezzi efficaci per proteggere le proprie arterie dall’aterosclerosi.

Per quanto riguarda l’alimentazione, la dieta mediterranea può essere un ottimo punto di riferimento.

I princìpi più importanti della dieta mediterranea sono contenuti nelle seguenti linee guida:

  • maggiore consumo di proteine vegetali rispetto a quelle animali;
  • riduzione dei grassi saturi (animali) a favore di quelli vegetali insaturi (olio di oliva);
  • moderazione della quota calorica globale;
  • aumento dei carboidrati complessi e forte moderazione di quelli semplici;
  • elevata introduzione di fibra alimentare;
  • riduzione dell’apporto di colesterolo;
  • consumo di carne bianca prevalente rispetto a quella rossa, ma comunque limitato a una o due volte a settimana. Maggiore è invece il consumo di pesce e legumi;
  • dolci consumati solo in occasioni particolari.

La dieta mediterranea prevede inoltre una drastica riduzione del consumo di: insaccati, super alcolici, zucchero bianco, burro, formaggi grassi, maionese, sale bianco, margarina, carne bovina e suina (specie i tagli grassi), strutto e caffè.

Scegliere di rivolgersi ad un professionista fa la differenza: solo attraverso il consulto di un esperto è possibile adattare l’alimentazione alle specifiche esigenze di ogni persona.
Soprattutto in caso di patologie così particolari, scegliere di rivolgersi ad un nutrizionista diventa quindi fondamentale per mantenere in salute il nostro corpo.

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