Le fave fresche sono un legume molto nutriente e poco calorico. Quelle secche, invece, sono circa 4 volte più caloriche di quelle fresche.
Sono un legume con molti benefici per il nostro corpo e sono ottime da ingerire sia cotte sia crude.

In particolar modo, le fave costituiscono una buona fonte di proteine, carboidrati e fibre a ridotto contenuto di grassi. Proprio per questo, le fave risultano perfette per essere inserite nella dieta di tutti i giorni e per mantenere delle abitudini alimentari equilibrate e sane.

Grazie all’alto contenuto di fibre, aiutano a stabilizzare il livello di colesterolo nel sangue.
Le fibre sono indispensabili anche per regolarizzare il movimento intestinale, agevolando la rimozione di scorie e tossine, risultando utili soprattutto per chi soffre di stitichezza.

Oltre ai benefici depurativi, le fave sono anche diuretiche, poiché la significativa porzione di acqua che contengono sostiene la funzionalità renale. Per questo motivo, sono consigliate anche in caso di ritenzione idrica.

Inoltre, in virtù dei diversi elementi nutritivi che contengono, le fave sostengono la salute cardiovascolare.

Sempre grazie alle fibre vegetali, le fave contribuiscono a regolarizzare i livelli di zuccheri presenti nel sangue, in maniera da prevenire il diabete.

Essendo ricche di manganese, supportano il funzionamento del sistema nervoso, endocrino e immunitario. Inoltre, il manganese è indispensabile per la produzione di un fondamentale enzima antiossidante.

Grazie al contenuto della vitamina A, le fave contribuiscono anche a rendere la pelle sana e radiosa. Inoltre, la vitamina A aiuta lo sviluppo delle ossa e sostiene la corretta funzionalità della vista.

Integrarle nell’alimentazione di tutti i giorni è un’ottima soluzione per raggiungere il fabbisogno quotidiano di vitamine e minerali.
Scopri come inserirle correttamente nella tua dieta, attraverso una consulenza con il Dott. Giuseppe Pisano!

 

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ripete ormai da anni quanto sia importante consumare frutta e verdura di stagione ogni giorno.

Quello che è importante sottolineare è che i frutti e le verdure devono essere, appunto, di stagione, questo perché se vengono congelati o coltivati con pesticidi e concimi chimici (in modo da poter essere pronti anche fuori stagione), in realtà perdono gran parte delle loro proprietà, in alcuni casi anche tutte.

È per questo che è fondamentale sapere sempre bene qual è la frutta e verdura di stagione, per evitare di incappare in alimenti che sono stati trattati chimicamente, o che hanno subito il processo di congelamento e scongelamento, e che hanno ormai perso i loro nutrienti.

Maggio è il mese delle ciliegie, alimento remineralizzante e rinfrescante, ottime per la dieta perché “ingannano la fame”.

A maggio arrivano anche le nespole, che cominciano a essere vendute anche acerbe e anch’esse sono ottime per chi vuole dimagrire perché hanno un alto potere saziante ma sono povere di calorie.

A fine mese arrivano poi le albicocche che si troveranno in quantità maggiore a giugno. Queste ultime sono ricche di betacarotene e licopene e sono dunque degli antiossidanti naturali, inoltre contengono fibre e sali minerali, soprattutto potassio.

Richiedi una consulenza con il Dott. Giuseppe Pisano per creare una personalizzata, che rispetti i principi di una sana alimentazione e che sia sviluppata sulle tue specifiche esigenze!

 

Gli asparagi sono originari dell’Asia ma oggi sono ormai diffusi in tutta Europa.

Quelli più noti sono di colore verde, ma esistono anche asparagi bianchi e viola. Queste differenza cromatiche non comportano sostanziali differenze sulle proprietà nutrizionali ma solo sul sapore e l’aspetto.

Gli asparagi sono costituiti per la maggior parte da acqua e hanno poche calorie.
Essi apportano infatti solo 24 kcal per 100 grammi di parte edibile, quindi sono indicati in caso si stia seguendo un regime alimentare ipocalorico.

Sono ricchi di fibre e antiossidanti. Le fibre sono molto importanti per aiutare il transito intestinale e smaltire le tossine e per ridurre i livelli nel sangue di colesterolo e glucosio dopo i pasti.
Hanno anche un indice glicemico molto basso, quindi sono indicati nell’alimentazione dei soggetti diabetici.
Gli asparagi sono inoltre privi di colesterolo e grassi dannosi, e sono anche poveri di sodio.

Contengono fibre vegetali, acido folico, vitamine A e B.
Sono ricchi di antiossidanti e questo li classifica tra gli ortaggi maggiormente utili per contrastare i segni dell’invecchiamento.

Tuttavia, poiché contengono elevate quantità di acido urico, sono sconsigliati in caso di acido urico alto, calcoli renali causati da acido urico o altri disturbi renali, malattie reumatiche e gotta.

 

Scegliere di rivolgersi ad un professionista per capire come inserire all’interno della propria alimentazione questo particolare ortaggio, è fondamentale per preservare la propria salute.
Contatta il Dott. Giuseppe Pisano per tutte le informazioni o per prenotare la tua consulenza!

 

Le pere sono un frutto molto versatile, che il più delle volte, viene consumato crudo. Sono l’ingrediente alla base di uno dei succhi di frutta più amati e, al pari della mela, sono utilizzate per insalate, macedonie di frutta e per la preparazione di altri alimenti e ricette, tra cui tantissime dolci, torte e ciambelle.

Essendo un frutto facilmente reperibile in area mediterranea e poiché danno tanta energia e favoriscono il benessere fisico, le pere sono lo spuntino ideale per i bambini.
Date le caratteristiche e l’alta reperibilità di questo frutto, non sorprende che il consumo di pere sia alto: si tratta di un frutto amato da tutta la famiglia per il suo contenuto succoso e zuccherato e la sua consistenza fibrosa.

Le pere sono rinomate per la loro digeribilità, per il buon apporto di fibre associato al loro consumo e per la scarsa allergenicità e sono consigliate in caso di problemi di digestione, spasmi, coliche, costipazione, diarrea, nausea, problemi al fegato, tumori, febbre e ritenzione idrica.
Grazie al loro contenuto di fibre, infatti, le pere sono un toccasana per l’intestino, contrastando la stipsi e migliorando la salute della flora batterica.
Le fibre inoltre aiutano a dimagrire riducendo l’assorbimento di zuccheri e grassi.

Questi frutti hanno un altro punto forte, ovvero i loro fitonutrienti dalle proprietà antiossidanti antinfiammatorie, la cui assunzione potrebbe contribuire alla riduzione del rischio di diverse patologie croniche, che hanno alla loro base l’infiammazione cronica e uno stress ossidativo eccessivo (in particolare il diabete di tipo 2 e le malattie cardiovascolari).

La pera è un frutto particolarmente ricco di vitamine (A, C, E, B1, B2, B3, B5 e B6). Grazie al contenuto di vitamina A, la pera è utile per contrastare l’invecchiamento della pelle e per migliorare e proteggere la vista, nonché per proteggere le ossa.

La pera è poi ricca di sali minerali. Tra questi, i più abbondanti sono il calcio e il potassio, ma sono presenti anche, in buone quantità, sodio, fosforo, magnesio, ferro, fluoro e zinco.

Vuoi massimizzare i benefici della pera? Mangiala con la buccia. Questa infatti contiene circa il 25% di fibre, antiossidanti e vitamine.

Ricordiamo però che, chiaramente, queste sono evidenze scientifiche, ma sempre di carattere generale.
Solo un medico specialista di fiducia può fornire a ciascuno indicazioni precise basate sulle specifiche esigenze di ogni paziente.
Per scoprire come inserire correttamente la pera all’interno della tua alimentazione, contatta il Dott. Giuseppe Pisano!

L’Italia si distingue dal resto d’Europa nella produzione di miele per la ricchezza floristica che, da Nord a Sud, offre varietà pregiate: acacia, corbezzolo e rododendro, sono tre dei 25 tipi di miele disponibili in Italia.

Altamente energetico e facilmente digeribile perché composto prevalentemente da zuccheri semplici (fruttosio, glucosio e saccarosio), il miele è ricco di minerali, vitamine e principi attivi fitoterapici delle piante dalle quali le api estraggono il nutrimento.

Si tratta di un alimento rivitalizzante, perché contiene: enzimi, vitamine, oligominerali, sostanze antibiotico-simili e altre sostanze.

Il miele dovrebbe perciò rappresentare una delle scelte migliori per dolcificare ad esempio le bevande calde e fredde, e come alimento da inserire nella dieta quotidiana, abbinato a pane, fette biscottate, biscotti secchi, yogurt, cereali integrali.

Famoso è anche il suo effetto lenitivo, sedativo ed emolliente sulla faringe e sulla laringe. Il miele è, infatti, citato dall’Organizzazione mondiale della sanità, proprio come rimedio naturale per tosse, mal di gola e raffreddore.

Tuttavia, dato l’elevato tenore calorico del miele, il consumo risulta controindicato nei soggetti con diabete e nelle persone sovrappeso o obese.

Per quanto riguarda la salute dentaria l’elevato contenuto di zuccheri è stato spesso associato a un potenziale rischio di carie che, però, risulta comunque inferiore rispetto allo zucchero (bianco o di canna).

Scopri come inserirlo correttamente all’interno della tua alimentazione, scegliendo il supporto di un professionista!
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Il tofu è un alimento molto utilizzato da chi segue un’alimentazione vegetariana o vegana, ma può essere una valida scelta anche per chi vuole semplicemente provare un alimento alternativo, buono e salutare.

Questo alimento si ottiene a partire dal latte di soia, facendone coagulare le proteine mediante un apposito “caglio” naturale.

Ha un gusto delicato, fresco e acquoso. Infatti, la particolarità del tofu è che è in grado di assorbire i sapori delle pietanze con cui viene cucinato, esaltandole e dando equilibrio al piatto.

Il tofu è privo di colesterolo e contiene pochissimi grassi saturi, di conseguenza, la parziale sostituzione del formaggio con il tofu contribuisce non solo a prevenire l’ipercolesterolemia e le sue pericolose conseguenze, ma anche a riequilibrare le concentrazioni dei lipidi plasmatici. Tale effetto si deve anche alla generosa presenza di grassi polinsaturi e lecitine.

È anche ricco di potassio e povero di sodio e calorie. Inoltre è facilmente digeribile rispetto al formaggio ed, essendo privo di lattosio, può essere inserito senza problemi anche negli individui intolleranti al latte.

Tuttavia, sebbene rappresenti una valida alternativa agli alimenti di origine animale, il tofu non è comunque in grado di sostituirli completamente.

Per questa ragione è opportune inserirlo nella propria dieta, sotto il suggerimento di un professionista in grado di valutare le specifiche esigenze di ogni individuo.
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Nel frattempo prova questa ricetta semplice e veloce!

INGREDIENTI:

  • 300 gr di tofu;
  • 2 porri grandi;
  • salsa di soia;
  • olio di oliva e.v.o.

PROCEDIMENTO

Scaldare in una padella l’olio di oliva extra vergine di oliva.
Aggiungere i porri tagliati a rondelle fini e soffriggere sino a doratura.
Prendere il tofu, tagliarlo a dadini e aggiungere ai porri con abbondante salsa di soia.
Non servirà aggiungere sale visto il gusto saporito della salsa di soia.
Saltare per pochi minuti e servire con pane caldo.

Il topinambur è un tubero che trova un impiego limitato sulle nostre tavole, tuttavia è ricco di benefici.

È molto versatile in cucina e si presta a numerose ricette, dall’antipasto ai primi, ma anche in secondi e contorni. Puoi mangiarlo sia cotto che crudo, affettato sottilmente come un carpaccio o grattugiato.
Se crudo è bene affettarlo sottilissimo e condirlo con olio extravergine d’oliva e limone per esaltarne il sapore. Invece se cotto è preferibile la cottura al vapore per preservare i nutrienti.

Fonte di zuccheri, sali minerali e fibre, il topinambur ha proprietà digestive e toniche.
Non contiene glucosio ma fruttosio, infatti, rilevante è la presenza di inulina, un tipo di zucchero presente spesso come riserva nelle radici, costituito da fruttosio.  Questo glucide è ben tollerato dai diabetici ed è in grado di ridurre il colesterolo, favorendo la sintesi di alcuni minerali e vitamine.

Sempre grazie all’inulina, questo tubero regala un senso di sazietà che si prolunga nel tempo.
Può essere quindi un valido alleato nelle diete dimagranti.
In particolare, se associato a molta acqua, aiuta a regolarizzare l’intestino e a sgonfiare la pancia.
Inoltre è diuretico e contrasta la ritenzione idrica e la cellulite, grazie allo scarso contenuto in sodio.

Il topinambur è inoltre ricco di arginina, un aminoacido che agisce sull’attività dell’apparato linfoide intestinale, e di conseguenza, stimola il sistema immunitario.

L’assunzione regolare di questo tubero può aiutarti a riequilibrare il tuo intestino, favorendo la crescita di batteri utili a risolvere problemi di stitichezza, ma anche a ridurre la formazione di gas intestinali.

Tuttavia, la tanto preziosa presenza di inulina, può portare anche delle controindicazioni.
Se mangiato in grande quantità, il topinambur può dare fastidio a chi soffre di colon irritabile o meteorismo, provocando flatulenza e diarrea.
Il consiglio è quindi quelli di introdurlo nella dieta in piccola quantità e, se non si riscontrano fastidi, è possibile consumarlo anche 2 o 3 volte a settimana.

Scopri di più su questo particolare alimento e come integrarlo correttamente nella tua alimentazione, contattando il Dott. Giuseppe Pisano!

L’alimentazione gioca un ruolo importante per lo sviluppo di aterosclerosi, una patologia infiammatoria caratterizzata da un indurimento tissutale della parete arteriosa, che perde la propria elasticità a causa dell’accumulo di calcio, colesterolo, cellule infiammatorie e materiale fibrotico.

È comunemente associata all’invecchiamento, tuttavia, livelli elevati di colesterolo nel sangue, l’ipertensione arteriosa, il fumo di sigaretta, il diabete mellito e la familiarità possono favorirne la comparsa anche in età giovanile. Al tutto possono contribuire un’alimentazione ricca di grassi, il consumo eccessivo di alcolici, un’attività fisica insufficiente e il sovrappeso.

In genere l’aterosclerosi di per sé non provoca sintomi fino a che non compromette il flusso del sangue all’interno delle arterie. Ma il restringimento delle arterie e la loro occlusione, prodotta dalla formazione di un trombo, generano gravi conseguenze come ischemia e infarto.

La correzione dei fattori di rischio modificabili e il cambiamento dello stile di vita costituiscono quindi gli unici mezzi efficaci per proteggere le proprie arterie dall’aterosclerosi.

Per quanto riguarda l’alimentazione, la dieta mediterranea può essere un ottimo punto di riferimento.

I princìpi più importanti della dieta mediterranea sono contenuti nelle seguenti linee guida:

  • maggiore consumo di proteine vegetali rispetto a quelle animali;
  • riduzione dei grassi saturi (animali) a favore di quelli vegetali insaturi (olio di oliva);
  • moderazione della quota calorica globale;
  • aumento dei carboidrati complessi e forte moderazione di quelli semplici;
  • elevata introduzione di fibra alimentare;
  • riduzione dell’apporto di colesterolo;
  • consumo di carne bianca prevalente rispetto a quella rossa, ma comunque limitato a una o due volte a settimana. Maggiore è invece il consumo di pesce e legumi;
  • dolci consumati solo in occasioni particolari.

La dieta mediterranea prevede inoltre una drastica riduzione del consumo di: insaccati, super alcolici, zucchero bianco, burro, formaggi grassi, maionese, sale bianco, margarina, carne bovina e suina (specie i tagli grassi), strutto e caffè.

Scegliere di rivolgersi ad un professionista fa la differenza: solo attraverso il consulto di un esperto è possibile adattare l’alimentazione alle specifiche esigenze di ogni persona.
Soprattutto in caso di patologie così particolari, scegliere di rivolgersi ad un nutrizionista diventa quindi fondamentale per mantenere in salute il nostro corpo.

Non temporeggiare: contatta ora il Dott. Giuseppe Pisano!

Le cipolle variano in forma e colore, ma le tipologie più comuni sono quelle bianche, dorate e rosse.

Il sapore può variare dal delicato e dolce al tagliente e avvolgente, a seconda della varietà e della stagione. Vengono comunemente usate per aromatizzare molte ricette e possono essere consumate cotte, bollite, grigliate, fritte, arrosto oppure crude.

Hanno pochissime calorie, dal momento che sono composte principalmente da acqua, e sono ricche di benefici per il nostro organismo.
In particolare, le cipolle hanno caratteristiche antinfiammatorie, depurative e antibiotiche, normalizzano la flora intestinale, aiutano le funzioni metaboliche e purificano l’organismo.

Proprio grazie all’elevato contenuto di acqua, le cipolle favoriscono la diuresi e l’eliminazione delle scorie, risultando un aiuto per combattere la ritenzione idrica e un alimento amico delle diete.
Inoltre, grazie alle sue proprietà antibatteriche e antinfiammatorie, sono considerate un buon rimedio naturale contro la cistite.

Il loro consumo può sopprimere la crescita di microrganismi dannosi, come batteri e lieviti grazie all’azione dei composti dello zolfo e alla quercetina.

Introdurre regolarmente all’interno della propria dieta questo ortaggio, riduce il rischio di malattie cardiovascolari, poiché provocano un abbassamento del tasso di colesterolo e riducono la densità del sangue.

La cottura della cipolla attenua buona parte dei suoi principi terapeutici e quindi il modo migliore di approfittare delle proprietà benefiche di questo ortaggio è di consumarlo crudo, mescolato alle insalate verdi.
Un’abitudine particolarmente gradevole soprattutto nei mesi primaverili ed estivi, quando la cipolla fresca si fa gustare anche da chi non ama particolarmente il suo sapore deciso.

Se apprezzate le cipolle lessate, scottatele brevemente a vapore e recuperate l’acqua di cottura, ricca di minerali. La potrete utilizzare per integrare minestre e minestroni, o come fondo per realizzare saporite besciamelle.

 

Il cavolfiore molto spesso non viene apprezzato in cucina, ma non tutti sanno che questo ortaggio rappresenta una miniera di nutrienti che lo rendono prezioso per la salute.

È possibile fare una distinzione tra i cavolfiori, in base al loro colore. Il più comune è quello bianco, con le foglie verdi, ma esistono anche altre varietà.

  • Cavolfiore verde: rimane verde perché le sue foglie non si chiudono del tutto. Per questo motivo, sviluppa la clorofilla, una sostanza  molto importante per la produzione di emoglobina.
  • Cavolfiore giallo: ricco di betacarotene, un importante antiossidante utile soprattutto alla salute degli occhi e della pelle.
  • Cavolfiore viola: ricco di carotenoidi e antociani, che svolgono la funzione di antiossidanti.  È proprio agli antociani che deve il suo colore viola. Si tratta di sostanze in grado di ridurre i radicali liberi, di proteggere i capillari e di prevenire le infezioni. Inoltre, esercitano un’azione di contrasto nei confronti dei processi cancerogeni.

I cavolfiori sono degli ortaggi con pochissimi grassi, ma con un ottimo contenuto di fibre che favoriscono il corretto funzionamento dell’apparato digerente, contrastando la stitichezza.
Ha un elevato potere saziante e solo 30 calorie per 100 grammi di prodotto crudo, quindi è utile inserirlo in una dieta dimagrante.

Le fibre che contiene, sono in grado di limitare e rallentare l’assorbimento intestinale degli zuccheri, per questo è considerato un ottimo alimento per chi vuole tenere a bada glicemia e colesterolo.

Inoltre, è ricco di vitamina K e antocianine che, insieme alla colina, sono un valido aiuto per le funzioni mentali e il sistema nervoso.

Essendo un ortaggio molto versatile, sono tante le soluzioni per preparare i cavolfiori: bolliti, al vapore, gratinati, in pastella, come ingredienti di minestre o sughi per la pasta.

Tuttavia, a causa della presenza di numerosi composti solforati, può essere poco indicato per chi soffre di sindrome dell’intestino irritabile perché tende a favorire meteorismo e disturbi gastrointestinali.
Inoltre, la presenza di sostanze come le goitrine, invece, rende sconsigliato il consumo per chi soffre di ipotiroidismo, in quanto interferiscono con l’assorbimento e il metabolismo dello iodio, soprattutto se si sceglie di mangiarlo crudo.

Scopri come inserirlo correttamente nella tua dieta rivolgendoti ad un professionista!
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